UAE Team Emirates, Tadej Pogačar: “Era arrivato il momento di correre il Giro e penso di essere capace di far bene anche il Tour – Olimpiadi? Percorso non per me, meglio il Mondiale”

Tadej Pogačar sta per iniziare il suo 2024. Lo sloveno è fra i corridori più importanti attesi al via della Strade Bianche 2024, punto di partenza di una stagione che lo vedrà poi impegnato, per la prima volta in carriera, al Giro d’Italia. Da lì, la stella della UAE Team Emirates farà rotta sul Tour de France, cercando di realizzare una doppietta che sarebbe certamente storica. Il calendario annuale, inoltre, presenta altri due grandi appuntamenti già stabiliti, i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e il Mondiale di Zurigo 2024. Pogačar è pronto per cominciare a battagliare con gli altri grandi del ciclismo attuale, a partire da Siena.

“Quest’anno ho un approccio leggermente diverso alla stagione, iniziando un po’ più tardi del solito, ma non così tardi – le parole dello sloveno in un’intervista raccolta da Eurosport – Il calendario è comunque molto denso: fra preparazioni, ricognizioni e due Grandi Giri non credo che mi annoierò. Di solito preferisco affrontare qualche gara prima dei grandi appuntamenti, ma se riesci a simulare una corsa in allenamento, puoi arrivare alle competizioni più importanti ugualmente preparato. Inoltre, la Strade Bianche sarà la prima gara importante anche per altri corridori”.

Capitolo Giro d’Italia: “Ho sempre voluto correrlo, era arrivato il momento di farlo – il pensiero di Pogačar – Alcune tappe le ho già viste, altre le vedrò più avanti. Non vedo l’ora di cominciare il Giro. La Tripla Corona? Per ora non ci penso, andiamo avanti passo dopo passo, vediamo come finisce il Giro e quanta benzina mi sarà rimasta nelle gambe dopo quella gara. Penso comunque di essere capace di fare bene anche il Tour de France“.

Pochi giorni dopo il Tour, comunque questo vada, ci saranno le Olimpiadi: “La gara di Parigi non ha il percorso migliore per me, è una corsa di un giorno e quindi non concentrerò la mia preparazione su quell’appuntamento. I grandi obiettivi per questa stagione restano Giro, Tour e il Mondiale di Zurigo”.

A lunga scadenza, un pensiero al ciclocross, in gare di alto livello? “Magari un giorno potrei anche provare, ma non credo sia una cosa per me. Probabilmente Mathieu van der Poel mi staccherebbe dopo un giro. Non so saltare le barriere e penso che farei abbastanza schifo”, chiude sorridendo lo sloveno.

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